All sorts of jazz, free jazz and improv. Never for money, always for love.
Inciso in quel di Tokio all'inizio del 2022, è da qualche settimana sul mercato questo nuovo lavoro della pianista Satoko Fujii, discograficamente attivissima nell'anno dei suoi sessanta (2018, con un disco al mese) e comunque incline a documentarsi con una certa assiduità nel settore specifico al di là di celebrazioni e ricorrenze varie.
In questo Perpetual Motion, svolto lungo quattro generalmente ampi episodi per poco meno di cinquanta minuti di musica senza rete, la pianista nipponica si abbina alla chitarra elettrica di Otomo Yoshihide, praticamente suo coetaneo (li separano meno di dieci mesi), uomo di forti appetiti sperimentali (anche nel ramo del rock rumoristico, con i Ground Zero), nonché molto attivo nel campo della musica da film, ottenendo risultati egregi che passano attraverso momenti più quieti, quasi eterei, diremmo "di attesa," alternati ad autentiche esplosioni in cui è la chitarra di Yoshihide la principale protagonista (non disdegnando in più frangenti le soluzioni rumoristiche cui si accennava), con la pianista che mantiene sempre un ruolo di regia molto attento e partecipe.
Alla fine se ne esce con un'impressione di ascolto certamente vitale e gratificante, capace di tener desta la nostra attenzione al di là—azzarderemmo—di appartenenze di steccato a questa o a quella "parrocchia" jazzistica.
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