All sorts of jazz, free jazz and improv. Never for money, always for love.
Se conoscete solo il lato anarchico di John Stevens, "Live at the
Plough" (uno dei locali caldi per l'improvvisazione londinese negli
anni Settanta) vi offre l'occasione per apprezzare la versione tradizionalista
del drummer inglese: e non si tratta di una B-side.
Aiutato dal troppo dimenticato altosax Mike Osborne e dall'allora giovane
(i nastri sono del '79) Paul Rogers al basso, Stevens mette in mostra
tutto il suo senso dello swing e anche cosa fare per rivitalizzare una
musica che si piazza dalle parti dell'hard bop, e non solo per la ripresa
di Blue Rondo di McLean. Peccato soltanto per la qualità veramente
scarsa e disturbata della registrazione, che impedisce di cogliere meglio
i particolari.
Risulta però divertente a un certo punto sentire il trio apostrofare
chi sta facendo funzionare il jukebox...
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