All sorts of jazz, free jazz and improv. Never for money, always for love.
Un ottimo disco dal vivo, rude e schiamazzante, che rimanda ad almeno trent'anni
fa senza per questo avere un retrogusto passatista.
L'etichetta di Jan Ström continua a proporci i resoconti di session
provenienti dal Glenn Miller Café di Stoccolma, un localino particolare,
crediamo, che riesce a infiammare chi suona e chi paga la consumazione.
L'alto sassofonista Jemeel Mondooc ha il sacro furore del jazz viscerale
e non gli manca inoltre la capacità di trasferirne i concetti basilari
ai suoi compagni, nella fattispecie la miglior ritmica oggi in circolazione:
William Parker e Hamid Drake, non certo una coppia di intellettualini. E
dopo due lunghe tirate che si bevono tutte d'un fiato, è il caso
di dire che attendiamo con ansia il secondo volume?
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