All sorts of jazz, free jazz and improv. Never for money, always for love.
Per molto tempo i musicisti più conosciuti del jazz scandinavo hanno presentato una musica con una cura forse eccessiva dei particolari, dal suono elegante, mentre accanto a loro a poco a poco si è sviluppata un´area di musicisti e di pubblico che apprezzava la spontaneità del genere free.
Il sassofonista contralto Frode Gjerstad è stato pure musicista dell´anno in patria, in Norvegia, ricevendo così dalla critica un omaggio ad una carriera passata suonando ed incidendo in patria e fuori con musicisti che hanno sviluppato il genere dagli anni `70 ai giorni nostri. Con William Parker al contrabbasso e Hamid Drake alla batteria ha già inciso ed è stato in tour per gli Stati Uniti, un sodalizio che è continuato e che adesso trova spazio su questo disco per la svedese Ayler Records, disponibile soltanto scaricandolo dal sito. Questa volta il tour è iniziato al Velvet Lounge, locale di Chicago gestito dal sassofonista tenore Fred Anderson e finito a Edmonton in Canada, registrando nel frattempo agli Airways Studios a Chicago.
Un trio, il loro, che si conosce a memoria, e che ha qualcosa di speciale se si pensa al loro retroterra: due musicisti afroamericani ed uno norvegese che ha lavorato spesso a Londra con la scena creativa locale. Funziona, e bene, grazie al feeling che le loro note trasmettono, allo speciale suono di Gjerstad che ricorda il John Tchicai degli anni a New York, alle pulsazioni che i suoi comprimari emanano, a volte quasi in sintonia con un ritmo cardiaco. "First Cut" fa quasi battere i piedi, venti minuti coinvolgenti, quasi il pubblico fosse lì ad ascoltare. Su "The Other Side" William Parker passa ad un flauto etnico: un trio originale, con tamburello e sax alto.
Il loro è un free molto comunicativo, grazie alla sezione ritmica più affiatata nel genere ed un sassofonista caloroso, che ha assimilato completamente questo tipo di linguaggio.
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